Come affrontare le difficoltà scolastiche

La scuola: l’incubo senza età

Attualmente la richiesta di un intervento psicoterapeutico nell’ambito delle difficoltà scolastiche è all’ordine del giorno. Utenti di ogni età si rivolgono ad un esperto per affrontare il tema delle difficoltà scolastiche, per migliorare la propria performance o superare un ostacolo che inibisce una buona prestazione.

In che modo la psicoterapia interviene sul tema delle difficoltà scolastiche?

Quando riceviamo un cattivo voto scolastico, le reazioni possibili sono due.
La prima è pensare che non abbiamo studiato abbastanza, perciò basterebbe impegnarsi ulteriormente per ottenere il risultato anelato. Questa prima ipotesi in realtà è possibile ma rara.

È quello che ci raccontiamo sulla base della convinzione che insistere sulla quantità di studio abbia un effetto diretto sulla qualità dell’apprendimento. Questa regola però non è sempre vera e ne sono testimoni tutti i ragazzi che passano giornate interminabili sui libri senza raggiungere mai il loro potenziale.

La seconda storia che ci raccontiamo è che non siamo capaci. E certe volte a crederci sono soprattutto i genitori, che rassegnati considerano i propri figli “eterni incapaci” come se incapaci si nascesse.

Credo che l’incapacità non sia la causa di un basso rendimento scolastico, ma l’effetto di un mancato apprendimento.

Tre sono i fattori che favoriscono l’incapacità appresa:

1. la bassa autostima

2. la quantità giornaliera di tempo dedicato allo studio (intesa come tempo e costanza)

3. la motivazione.

A parte considereremo i problemi di ordine superiore.

Come vedete la quantità di tempo è un fattore che può avere un’influenza, ma quasi mai è l’unico.

Di solito i ragazzi che dedicano poco tempo allo studio, lo fanno per abitudine. Vuol dire che sin da piccoli hanno sviluppato l’abitudine di svolgere i compiti frettolosamente senza una guida stimolante. Ma non significa che siano incapaci, devono soltanto imparare a passare un pomeriggio in compagnia dei libri.

Diversa è la condizione per coloro i quali, ben allenati sin da piccoli allo studio, da grandi riescono a rendere tanto con molta meno fatica rispetto ad altri. Questo è l’obiettivo di una buona psicoterapia.

Riguardo l’influenza di una bassa autostima sulle difficoltà scolastiche, potremmo scrivere volumi interi. In poche parole, se mi reputo all’altezza di quel compito e mi considero capace di acquisire le abilità mancanti, ogni incontro con il libro sarà solo un’occasione di crescita personale e le difficoltà scolastiche saranno una realtà lontana.

La motivazione. Se so per certo che nel confrontarmi con un testo io ne uscirò arricchito e che questa conoscenza mi avvicinerà ai miei obiettivi rendendomi quell’esperto che ho sempre sognato di essere, allora nessun ostacolo sarà insormontabile.

Riassumendo. Se siete studenti, liceali o universitari con difficoltà scolastiche di rendimento, non disperate.

Il segreto per diventare davvero incapaci è arrendersi.

Il primo passo quindi è alzarsi e puntare nella direzione tempo, autostima e motivazione.

Ma è davvero sufficiente intervenire solo su questi tre aspetti per superare le difficoltà scolastiche?

Vi rispondo subito, non basta. E vi racconterò di più nel prossimo articolo, intanto provate ad alzarvi.

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